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M’arcord Mario, altri due tasselli nel percorso espositivo di Senigallia

Venerdì 1 luglio l'inaugurazione di due mostre a Palazzo del Duca e al Musinf

Presentazione delle mostre su Giacomelli a SenigalliaVenerdì 1 luglio giornata speciale per la rassegna dedicata ad uno dei figli più illustri di Senigallia, Mario Giacomelli. Mentre infatti prosegue – fino al 10 luglio – la mostra alla Rocca roveresca "Vita del Pittore Bastari", proprio venerdì verranno inaugurate ben due esposizioni di fotografie allestite una a Palazzo del Duca e l’altra al Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia (musinf). Entrambe sono la prosecuzione di quel raccoglitore intitolato "M’arcord Mario" che accompagnerà cittadini, turisti, esperti, appassionati e non fino al prossimo autunno.

Ancora nuove iniziative dunque nel decennale della scomparsa del fotografo e artista senigalliese: alle 19:30 a Palazzo del Duca il via ufficiale alla prima di queste dal titolo "La terra dalle ombre lunghe"; si tratta di una suite di fotografie inedite, scattate nel ’76 da Enea Discepoli e stampate da Mario Giacomelli.
Presentazione delle mostre su Giacomelli a Senigallia: Schiavoni, Cavallari, DiscepoliUna raccolta esposta solo una volta, in California (USA) nel 1980 e che invece vedrà nuovamente la luce a Senigallia dal 1 al 24 luglio, aperta tutti i giorni dalle ore 21 alle 24.

Da questa raccolta inedita dunque per Senigallia, l’Italia e l’Europa, si può notare la potenza espressiva di un Giacomelli stampatore che imprime il suo stile alle foto scattate dall’amico cui consigliava tecniche e approcci alla fotografia in occasione dei viaggi che Discepoli – rinominato affettuosamente "quel’ de’ ’l pappagall" – effettuava. "Da lì – ricorda Discepoli – incominciò il mio vero viaggio dentro la fotografia per entrare sotto la pelle della realtà, in questo Giacomelli era un maestro".

La terra delle ombre lunghe. Foto di Enea Discepoli, Ladakh 1976Forti tratti riconoscitivi dunque caratterizzano vedute, scene, paesaggi e volti esotici, infiniti, impossibili per Giacomelli che scattò oltre 30.000 fotografie in un contesto che non superava i 50 km quadrati, come precisa la nipote e curatrice Katiuscia Biondi.
Un lavoro intenso nella ricerca di queste foto – cui hanno partecipato anche Bibo Pambianchi della Galleria Arearte e Marcheshire Art – che nascondono degli appunti: note di lavoro dell’autore stesso che danno un’idea più precisa del concetto che Giacomelli aveva della Fotografia intesa come arte visiva.

La seconda esposizione ad essere inaugurata (solo in termini temporali) è, alle 20:30 al Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia – Musinf, "Storia della fotografia a Senigallia: il gruppo Misa".
Presentazione delle mostre su Giacomelli a Senigallia: Pambianchi, Piccinini, BiondiUn’esposizione che inquadra Giacomelli nella sua formazione e origine artistica grazie al rapporto con coetanei e conterranei a loro volta interessati proprio nella ricerca di immagini fotografiche: il gruppo Misa. Gruppo nato negli anni ’50 cui Giacomelli aderì e in cui emersero foto che costituiscono tratti distintivi della fotografia italiana contemporanea, con Giuseppe Cavalli, Ferruccio Ferroni, Piergiorgio Branzi, Riccardo Gambelli e altri.
Questa seconda esposizione è aperta dal martedì al venerdì (orario: 8:30-13:30 e 15:30-18:30) e il sabato (8:30-13:30).

Per altre informazioni
info@senigalliacittadellafotografia.it
071.6629203-350 (Ufficio Cultura)
071.60424 (Musinf).

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 29 giugno, 2011 
alle ore 19:14
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